La prima cosa che ci viene in mente quando scopriamo di avere una perdita uditiva da trattare con l’utilizzo di un ausilio audiologico è come scegliere gli apparecchi acustici da acquistare.
Si tratta, indubbiamente, di dispositivi che non tutti conoscono se non ne hanno già fatto uso, per questo una piccola guida può essere utili a chi si approccia a questi per la prima volta.
Esistono tre gruppi, o famiglie, di apparecchi acustici, all’interno delle quali, poi, vi sono diverse marche, forme e modelli, distinte in base alle loro funzionalità e dimensioni.
- Gli apparecchi acustici retroauricolari (BTE) sono costituiti da un involucro di plastica rigido che va indossato nella parte retrostante il padiglione auricolare, collegato a una chiocciola in plastica mediante un sottile tubicino che si inserisce all’interno dell’orecchio esterno. Le parti elettroniche del dispositivo, dunque, sono posizionate dietro l’orecchio e questa è la tipologia di apparecchio acustico più diffusa e trasversale. Può essere indossato, infatti, da persone che hanno una ipoacusia da lieve a profonda.
- Gli apparecchi acustici endoauricolari (ITE), invece, sono quelli che si inseriscono direttamente all’interno dell’orecchio esterno e per questo motivo vengono realizzati su misura in base alla sua conformazione. Esistono in diversi modelli e dimensioni e sono ideali per le perdite uditive da moderate a severe. Naturalmente questi La custodia dei componenti elettronici è in plastica dura.
- Gli apparecchi acustici in canale (ITC e CIC), infine, sono quelli di ultima generazione: anch’essi su misura si inseriscono proprio all’interno del canale uditivo e ciò li rende quasi invisibili dall’esterno, perché integrano funzioni sofisticate in dimensioni piccolissime, rispetto alle dimensioni di qualunque altro ausilio audilogico. Per la loro dimensione ridotta, tuttavia, di solito non sono raccomandati per i bambini molto piccoli o per le persone perdita di udito grave o profonda.
Naturalmente, conoscere questi diversi modelli non equivale a saperli scegliere, in quanto è sempre compito dell’audioprotesista stabilire, in base alle esigenze del paziente e alla sua perdita uditiva, qual è l’apparecchio acustico più giusto per lui.
È fondamentale, però, quando si valuta la possibilità di acquistare un apparecchio acustico, sapere cosa chiedere e cosa aspettarsi. Ecco un piccolo elenco di quesiti che sarebbe giusto sottoporre allo specialista al momento del consulto.
- Quali funzionalità sarebbero più utili per me?
- Qual è il costo totale dell’apparecchio acustico? I vantaggi delle tecnologie più recenti superano i costi più elevati?
- C’è un periodo di prova per testare gli apparecchi acustici? (La maggior parte dei produttori consente un periodo di prova di 30-60 giorni durante il quale gli aiuti possono essere restituiti per un rimborso.)
- Quanto tempo dura la garanzia? Può essere estesa? La garanzia copre le future manutenzioni e riparazioni?
- Mi sarà garantita assistenza futura sul dispositivo e potrò tornare per effettuare nuove regolazioni?
- In che modo mi consiglia di utilizzarli?
Queste poche ma essenziali informazioni saranno sufficienti ad effettuare l’acquisto degli apparecchi acustici in modo più consapevole e con la certezza che lo specialista ci affiancherà nel nostro processo di adattamento.